Percorso verso la Trasmissione dei 14 Addestramenti

Questo documento intende fornire una mappa che possa accompagnare tutti coloro che maturano l’aspirazione di ricevere la Trasmissione dei 14 Addestramenti alla Consapevolezza ed entrare così a far parte della comunità nucleo italiana dell’Ordine dell’Interessere.

Cosa significa diventare membro della comunità nucleo dell’Ordine dell’Interessere (per brevità, Tiep Hien)? Scopriamolo dalle parole di Thich Nhat Hanh, suo fondatore e Maestro (Thây).

“Un Tiep Hien dovrebbe essere un bodhisattva, una persona animata dall’energia dell’amore, disposta a fare qualcosa per il mondo, per diminuire la sofferenza, per creare più opportunità di comunicazione, di riconciliazione, di comprensione, di amore, di pace. Se siamo motivati da quel profondo desiderio di servire, di aiutare, siamo già un bodhisattva. Un bodhisattva può avere ancora sofferenza dentro di sé, ma con la sua pratica diventa ogni giorno un bodhisattva sempre più grande, perché sa riconoscere, abbracciare e trasformare la sofferenza dentro di sé. Se trascura questa pratica di base e si dà da fare ad organizzare, a lavorare, allora si sta solo rifugiando nel lavoro, non affronta il suo vero problema che è il blocco della sofferenza, della disperazione, della rabbia, della violenza dentro di sé.”

“Ogni membro dell’Ordine dovrebbe avere nel proprio cuore un fuoco che lo spinge in avanti poiché quando si avanza così si è felici. Sia che stiamo spazzando il pavimento, cucinando, innaffiando il giardino o pulendo i bagni siamo felici perché abbiamo energia, abbiamo uno scopo e lo scopo non è la fama, il profitto, una buona posizione. Lo scopo è un grande amore: voler essere la continuazione del Buddha, del nostro maestro e dei nostri maestri ancestrali. Questa è l’aspirazione di tutti i Bodhisattva.”

In estrema sintesi, un Tiep Hien è un praticante che ha già sperimentato su di sé il potere trasformativo della pratica della consapevolezza insegnata da Thây, al punto da sentire l’urgenza di mettere con umiltà al servizio degli altri la propria esperienza. Mantiene allo stesso tempo viva la pratica, per continuare a trasformare la propria sofferenza e accrescere la consapevolezza e la gioia nella propria vita e intorno a sé, conservando sempre nel cuore l’aspirazione del bodhisattva.

Questa aspirazione può manifestarsi in tanti modi: l’ambito in cui Thây ci esorta a mettere anzitutto la nostra energia come Tiep Hien è quello della costruzione e della cura della comunità di praticanti (sangha):

“Sappiamo che praticare senza un sangha è difficile, quindi facciamo del nostro meglio per creare un Sangha intorno a noi, dove viviamo. Essere un Tiep Hien è meraviglioso, non perché abbiamo il titolo di Tiep Hien, ma perché abbiamo la possibilità di praticare e di organizzare la pratica [per altri]. Ovunque tu sia è tuo dovere organizzare un gruppo di persone per praticare, altrimenti non significa nulla essere un Tiep Hien. Da un Tiep Hien ci si aspetta che organizzi la pratica nella sua zona – per cinque persone, sei persone, dieci persone, venti persone – e che pratichi in modo molto affidabile, a livello locale e talvolta a livello nazionale. Devi prenderti cura del sangha e sostenerlo, perché il sangha è ciò che ti sostiene nella tua pratica. Quindi costruire il sangha significa costruire te stesso.”

La pratica di un Tiep Hien si ispira ai valori di impegno di un’“etica applicata” laica e non confessionale. È un’apertura all’ascolto della sofferenza dentro di sé e negli altri, animato dalla determinazione ad adoperarsi attivamente per abbracciare e trasformare la sofferenza nelle forme in cui si manifesta nella società, come ingiustizia, discriminazione, disuguaglianza, ed esclusione. Ed è un impegno a offrire un contributo di pace, armonia e rettitudine di una vita che si sostenta senza procurare danno a sé, agli altri e al pianeta, e dona a tutti un contributo di benessere e felicità. Nella costruzione stessa del sangha, l’aspirazione più profonda di un Tiep Hien è offrire il sangha alla società come il dono più prezioso. In questo senso, un Tiep Hien è un costruttore di sangha ovunque si trovi, con chiunque e nella vita di tutti i giorni, al di là di forme, riti ed etichette.

Il percorso che questa mappa intende delineare non è l’unico possibile, né il percorso completo. Nelle diverse comunità Tiep Hien nazionali, ci sono molti diversi possibili approcci per accompagnare coloro che maturano l’intenzione di ricevere la Trasmissione dei 14 Addestramenti alla Consapevolezza ed entrano quindi in un percorso di formazione.

Il cuore della preparazione per essere un Tiep Hien non si trova solo nei testi e nelle abilità che verranno elencati: il cuore della formazione è imparare a fermarsi, a trasformare la propria sofferenza, a sviluppare la propria mente d’amore, ad approfondire l’aspirazione a vivere e condividere il Dharma e a servire gli esseri viventi.

Questo non è dunque un percorso accademico, passo dopo passo, ma un’esperienza vissuta, incarnata. Come ci ricorda il primo dei 14 Addestramenti, tutte le pratiche, gli insegnamenti, i sutra che vengono suggeriti per questo percorso sono solo “strumenti che ci guidano e ci aiutano a imparare a guardare in profondità e a sviluppare comprensione e compassione”: le indicazioni che potete trovare negli allegati che seguono vengono offerte in questo spirito.

Nota bene: in questo documento si trovano varie volte i termini “aspirante”, “mentore” e “praticante” e saranno a volte declinati al femminile a volte al maschile, in una equanime alternanza al fine di superare la questione di genere nel linguaggio scritto. Grazie di accettare questa scelta con un sorriso.

Indice del documento

> Le radici e l’evoluzione dell’Ordine dell’Interessere

> Riflessioni preliminari prima di iniziare il percorso

> Suggerimenti per l’aspirante

> Suggerimenti per il mentore

> Il Consiglio per mentori e aspiranti

> Il percorso di formazione

> La decisione per l’ordinazione dell’aspirante

Allegati

> Lo Statuto

> Costruire il sangha: i sangha locali nella tradizione di Plum Village

> Gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh ai Tiep Hien