Il dono del silenzio
Sulla preziosità di coltivare il silenzio, “nobile” non solo nei contesti di pratica; sui Quattro Nutrimenti; sulla radio interiore (“Radio Non-Stop Thinking”); sull’ascolto profondo; sulla differenza fra il silenzio gioioso e quello oppressivo; sull’arte di coltivare legami significativi condividendo comunicazione e silenzio. Contiene alcune semplici meditazioni guidate.
Commento di Silvia Lombardi:
“Per me è un’esperienza di completezza e insieme di interrelazione, in cui emerge chiaro che individualità e totalità sono correlate e nulla è separato o estraneo: nel silenzio percepisco il suono del legame sottile e profondo con il tutto. Mi commuove.
L’umanità si è fidata molto dei pensieri e delle parole, che tendono a marcare la totalità dell’esperienza, ma solitamente sono poco accurati. Spesso posseggono una tossicità intrinseca, che non ci permette di vedere le cose così come sono e di mobilitare il nostro potenziale; così rimaniamo lontani da noi stessi e confusi.
Nella coscienza collettiva esiste la potenzialità dell’esperienza del silenzio. Il Buddha, Thây e molti praticanti prima di noi hanno fatto esperienza di silenzio: se il seme c’è, allora possiamo risvegliarlo e lasciarlo sbocciare nella mente. Silenzio. La parola in sé ha una certa autorità: al solo pronunciarla, dentro di noi uno spazio si apre, il rumore si acquieta, il movimento si ferma e tutto si rinnova.
Il silenzio è nobile. Infatti è intenzionale, leggero e empatico – proprio come un sorriso. Crea le condizioni favorevoli alla pratica dell’ascolto, dell’osservazione della vita, dell’essere pace.
Quando poi si rimane in quella qualità di silenzio insieme, esso diventa un campo di energia dinamica, che sostiene la nostra aspirazione più profonda e che ci permette di guarire. Infatti si aprono spazi per un tempo sacro di riflessione, attenzione e ricerca. Cosa cerchiamo? La vera natura di chi siamo, la nostra bellezza innata, che è forse ancora parzialmente seppellita sotto tutte le parole e i pensieri.
Nel silenzio fertile, ci alleniamo alla libertà dai condizionamenti e ci apriamo allo spazio vuoto, che ci insegna a ricevere. Il silenzio ha il suono e il ritmo del respiro.
Oggi decidiamo che è festa: la festa dell’oggi: ci regaliamo questo lusso della presenza silenziosa a tutto ciò che accade e a osservare chi incontriamo. Nel silenzio c’è molto amore”.